Eccolo. È lui. Il diktat numero uno di tutte le pratiche attualmente sul mercato in fatto di diete. Il carboidrato!
State alla larga dai carboidrati 😱!
L’amico numero uno della nostra pancetta, dell’aumento vertiginoso della bilancia e della pesantezza sconsiderata dei nostri movimenti!
Ma come? Non ci avevano detto che erano i dolci, le merendine, i grassi a regalarci i chili di troppo e quella sensazione di elefantismo che ci accompagna da anni?
Sbagliato. Non sono i grassi ( o meglio, non quelli buoni). Bensì i carboidrati. Vale a dire il pane, la pizza, la pasta, i crackers che accompagnano i nostri spuntini da quando eravamo all’asilo!
Peggio 😱
Anche la mela dopo pranzo o a metà mattina è il nostro nemico numero uno! Quella che mangiamo in pieno inverno nascosti in ufficio mica perché ci piace davvero, ma solo perché siamo a dieta da una vita contro quei chili che non se ne vanno più, tanto meno con gli interessi che ogni giorno si aggiungono.
E che dire dello sport?!!!
Se ne fai poco è un danno. Ma se ne fai troppo è ancora peggio. Il cortisolo si alza, l’infiammazione aumenta, e noi ci ritroviamo a fare la fame facendo sport ogni giorno mettendo pure su peso se non stiamo attentissimi 🤯!!
Ovvio allora che voglio crederci! Il problema non sono io, sono i carboidrati. E quella mania di mia madre a farmeli sempre mangiare così che adesso mi tocca proprio eliminarli perché la mia pancia non li tollera più, si gonfia, il mio colon fa le bizze e io devo riprendermi da capo.
Insomma, tutta colpa dei carboidrati!
Se dovessimo tirare una linea su tutti gli alimenti che nei decenni sono diventati il numero uno dei mali del mondo, vivremmo di acqua, aria e luce. E neanche tanto visto l’inquinamento e i raggi ultravioletti degli ultimi anni 🙇♀️.
Il punto è: ma è davvero cosi?
E se ce lo chiediamo, non è così, tanto per sapere. La risposta ci interessa. E ci interessa eccome. Perché, diciamocelo: abbiamo fame 🤤!!!
Per una azione malefica della Natura siamo venuti su questa terra dovendoci nutrire di qualcosa. Ma questo qualcosa non sembra mai essere la cosa giusta.
Ma perché? Perché ci accade questa sventura???
In questi giorni mi sto dilettando a tirare una somma su tante cose dette, dalla scienza o meno, in tema di alimentazione. Ne voglio fare il nuovo modulo all’interno della nostra Accademia di Be4eat a partire dal mese di gennaio dal titolo: “Ehi! Ci è concesso magiare?”
Lo scrivo ridendo perché alla fine è così che deve essere. Se avessi chiesto a mia nonna se secondo lei posso mangiare mi avrebbe liquidata con “Hai poi buon tempo tu, a farti certe domande!”🤣.
E avrebbe anche ragione. Perché da che mondo e mondo l’uomo mangia, ma a quanto pare tra un po’ lo farà con prodotti di sintesi da laboratorio. Perché tutto ciò che c’è in Natura gli fa male (oltre a sembrare troppo poco per tutti! Ma qui si apre un altro capitolo ancora😅).
Così uno ad uno, mi sto prendendo la briga di indagare. Così, tanto per essere libera di scegliere. E inizio a farmi una idea ben chiara di ciò che farò… ma prima occorre guardare bene cosa c’è.
E iniziamo dai carboidrati. Parte 1, perché di cose da dire ce ne sono davvero tante.
Iniziamo dal famoso dimagrimento. Perché limitando pane, pasta e crackers perdo peso?
Almeno il 99% dei carboidrati derivano da frutta, verdura e cereali. Insomma tutto. A parte le proteine (carne, pesce, latte, uova) e grassi. Che mi piaccia o meno l’idea, seguire una dieta low carb significa seguire una dieta su base proteica e lipidica.
E già qui si apre un bel capitolo. Ma non è l’oggetto di questo post. Quello che voglio indagare è perché dimagriamo mangiando solo alimenti che sappiamo non essere l’emblema della salute (il Codice Europeo contro il cancro così come le nuove indicazioni dei LARN italiani e su fino al tanto chiacchierato OMS, lo scrivono ovunque: una dieta sana comprende frutta, verdura e cereali integrali. Da nessuna parte c’è scritto aumento di carne, latticini e grassi!)
Eppure…. Eppure funziona! Bastano pochi giorni e già i risultati si vedono sul corpo in termini di peso e girovita.
Merito delle proteine? Oppure merito del ridotto consumo calorico introdotto?
Sì perché nessuna dieta oggi può dirti di strafogarti di carne! Ci sarebbe una sommossa popolare di fronte a tanta inesattezza scientifica.
Ti dice di magiare questo e quello, pesando accuratamente ogni pasto, facendo in modo di introdurre almeno un po’ di quelle vitamine e antiossidanti tanto chiacchierati, ma anche di quelle fibre che servono tanto per andare in bagno. Sarebbe dura altrimenti!
Ciò che ti dice esplicitamente, tuttavia, è che l’obiettivo è sì ridurre i carboidrati, ma anche ridurre l’introito calorico. Perché?
Perché altrimenti arriveremmo al momento X.
Il momento in cui la rotta si inverte.
Vediamo in che senso.
Il nostro corpo adotta un procedimento delicato e meccanismi molto complicati per decidere come usare le calorie da consumare. Sa esattamente come distribuire le calorie distogliendole dal grasso corporeo e convogliarle alle funzioni più auspicabili, come:
1 mantenere il calore corporeo
2 gestire il metabolismo
3 sostenere e incoraggiare l’attività fisica
4 eliminare qualsiasi eccesso.
Insomma: il corpo utilizza intricati meccanismi per decidere come impiegare, immagazzinare o “bruciare” le calorie che introduciamo. Meccanismi che ahimè non possiamo regolare con la nostra forza di volontà!
Quando consumiamo carboidrati e il cibo viene assorbito nell’intestino, produciamo glucosio che viene assorbito nel flusso sanguigno. È il reale motivo per il quale siamo attratti: perché contengono molta energia e sono facilmente reperibili.
Per questo la natura ne ha fatto il vero cibo delle nostre cellule.
Le cellule infatti non mangiano carboidrati, proteine o grassi. Mangiano glucosio. Che ci piaccia o meno!
Con l’aiuto dell’insulina, il glucosio entra nelle cellule dove viene ossidato per produrre energia. Perché è questo che vogliono. Energia. La stessa che noi cerchiamo quando ci avviciniamo al cibo per placare la nostra fame, ossia il bisogno di energia che insorge nel corpo.
Il glucosio che non viene immediatamente utilizzato (è questo che ci preoccupa 😕) ha due vie:
- Viene immagazzinato nel fegato e nei muscoli sotto forma di glicogeno (polisaccaride simile all’amido), anch’esso disponibile in tempi abbastanza brevi quando alle cellule occorre energia. (correre a prendere l’autobus, arrabbiarsi al telefono, fare le pulizie di casa…🤫)
- Viene convertito in trigliceridi (grassi), una forma più stabile di immagazzinamento dell’energia. Che però ha il brutto vizio di accumularsi gradualmente formando il tessuto adiposo, la sostanza alla base dell’obesità.
Nella scienza della nutrizione si dice che immagazzinare più calorie (ovvero più energia) sotto una forma più stabile (grasso) perdendone meno sotto forma di calore (più labile) significa essere più efficienti.
Ed eccolo il giochino.
Perché a noi piacerebbe essere “un po’ più inefficienti” e trasformare le calorie in eccesso in calore corporeo. Il corpo invece fa orecchie da mercante. Per lui è la funzionalità che detta le regole. E tutto fila più corretto se si trasforma appena può l’eccesso in grasso. E questo appena si può, ahimè, avviene soprattutto quando ci alimentiamo con una dieta ad alto contenuto di proteine per lungo tempo.
Perché?
Perché trasformare le proteine in energia non è salutare per il corpo. Non come lo è il trasformare i carboidrati in energia. I sottoprodotti di questa trasformazione chimica all’interno del corpo sono molto diversi e nel caso delle proteine alla lunga sono tossici. Si forma urea in eccesso che deve essere smaltita dagli organi di spurgo. E guarda caso sono propri questi gli organi che accusano maggior danno da diete proteiche protratte per lungo tempo.
Solo a titolo di esempio riporto qui una ricerca del 2003[1] che analizza le diete a basso contenuto di carboidrati (quindi a più alto contenuto proteico) da parte di ricercatori australiani, in cui si conclude come complicazioni quali aritmia cardiaca, compromissione della funzione contrattile cardiaca, morte improvvisa, osteoporosi, danno renale, aumento del rischio di cancro, compromissione dell’attività fisica e anormalità lipidiche possono essere collegate a una riduzione a lungo termine dei carboidrati della dieta.
Insomma, adottare una dieta a basso contenuto di carboidrati alla lunga ci costringe a giocare ad un gioco che non possiamo controllare.
Il corpo distoglie le calorie non utilizzate dal processo di conversione in calore per portarlo a depositarlo sotto forma di grasso corporeo. Il che, togliendo il danno fisico, ci costringe a rimanere a dieta stretta e serrata per tutta la vita e a pagare cara anche solo una “svista”.
Ci vuole infatti molto poco, solo 50 calorie in eccesso al fabbisogno al giorno, per cambiare il nostro deposito di grasso e di conseguenza il nostro peso. Si calcola che una “svista” così minima ogni giorno porti fino a 5 chili in più in un anno!
Diciamolo! È letteralmente impossibile tenere conto delle calorie giornaliere con una simile precisione! E soprattutto è impensabile farlo per una vita intera!!!
Ecco perché molliamo. E per fortuna!!!
Gli effetti dannosi di una dieta siffatta a lungo termine sono enormi.
Una dieta low carb, ovvero una dieta ad alto contenuto proteico, aumenta l’ormone della crescita. Questo vuol dire che aumenta l’incidenza o lo sviluppo del cancro. Ma aumenta anche la produzione delle specie di ossigeno reattive, chiamate radicali liberi, che incoraggiano la crescita tumorale, l’invecchiamento e tanti altri problemi infiammatori, deprimendo il sistema immunitario, la produzione di anticorpi e riducendo la produzione delle cellule T.
Se desideriamo dimagrire, concentrare l’attenzione solo sulla perdita di peso è improduttivo come verniciare un prato di verde per averlo sempre verde! Dopo qualche anno sarà peggio di prima e la vernice usata avrà danneggiato il terreno rendendo necessari anni e anni di cura per rimetterlo in sesto. Sperando di essere ancora in tempo!
Nelle cavie nutrite con diete a basso contenuto proteico e, quindi, alto contenuto di carboidrati, il prof. T. Colin Campbell negli anni ’70 ha riscontrato come:
- Consumavano una quantità lievemente superiore di calorie
- Acquistavano meno peso
- Eliminavano le calorie in eccesso sotto forma di calore producendo più ossigeno
- Facevano di loro iniziativa più movimento
- Si ammalavano molto meno di cancro anche se appositamente contaminate
Insomma, a conti fatti, sottoporsi a fame seguendo una dieta low carb ed esercizi estenuanti per tutta la vita non ha alcun senso. Non quando mangiare a sazietà proteine vegetali e carboidrati integrali ci rende più attivi, sani, energici e magri.
Ma perché non ci crediamo fino in fondo?
Ci sono altri preconcetti che ci bloccano… nel prossimo post, vedremo quali.
[1] Bilsborough, S.A, e Crowe ,TC., Low-carbohydrate diets: what are the potential short and long-term health implications’, Asia Pac. J. Colin. Nutr., vol. 12, 2003, pp. 396-404